Per questa ancora calda domenica di settembre abbiamo scelto un itinerario tra le bellezze paesaggistiche della nostra regione.
Sveglia con tutta calma, vista anche l'arietta fresca della mattina, e verso le 10.30 si parte.
Il nostro vero itinerario incomincia da Cernobbio, antico borgo di pescatori sul lago di Como che ha assunto negli anni un aspetto molto elegante.
Per raggiungerlo il più velocemente possibile prendiamo l'autostrada Como - Chiasso, uscita Como Monte Olimpino.
Ci immettiamo sulla via Regina, strada che costeggia la sponda occidentale del lago di Como, percorrendo la quale si possono ammirare i meravigliosi parchi che circondano le lussuose ville sulla sponda e nelle colline appena sopra il lago.
Proseguendo sempre su questa via dalla carreggiata di larghezza limitata - prestare quindi attenzione quando si incrociano i mezzi provenienti dalla direzione opposta - facciamo una piccola sosta a Moltrasio paese che, per la sua posizione, offre la possibilità di ammirare tutta la riva orientale del lago, fino a riuscire ad apprezzare, nelle giornate limpide, anche i più piccoli dettagli delle sontuose ville.
Passiamo Laglio, piccolo paese divenuto famoso per la villa acquistata dall'attore George Clooney; Brienno, borgo che porta ancora i segni di una devastante frana avvenuta nel luglio 2011 - attraversandolo si incontrano ancora le case completamente sventrate; fino a raggiungere Argegno, da dove comincia la parte montuosa dell'itinerario.
Da qui imbocchiamo la via panoramica per la Val D'Intelvi, che, tornante dopo tornante, ci porta sempre più su facendoci ammirare dall'alto tutto il lago che a poco a poco abbandoniamo.
La strada sale, il paesaggio cambia e ci ritroviamo circondati da montagne; percorriamo rettilinei interrotti da tornanti, abbastanza buone le condizioni dell'asfalto e, curva dopo curva, proseguiamo in direzione Lanzo d'Intelvi.
Lungo il tragitto veniamo attirati da un cartello che indica il Santuario di San Pancrazio a Ramponio Verna, e, considerato che la fame per ora non si fa ancora sentire, proseguiamo in questa direzione.
Ci addentriamo in una piccola stradina stretta stretta che si interseca con tante altre...continuiamo col rischio di perderci ma del Santuario ancora niente, all'improvviso un piccolo cartello quasi invisibile sulla destra segnala la via....eccolo.
Luogo molto silenzioso posto in una zona isolata dell'abitato. Possibile visitare l'interno solo nel mese di agosto.
Cosa dicevamo prima? Continuiamo col rischio di perderci? Detto fatto...come si torna indietro?? Ecco che ci corre in aiuto la tecnologia che, in men che non si dica, ci riporta sulla strada in direzione Lanzo D'Intelvi per poi seguire le indicazioni per Sighignola.
Dal centro di Lanzo percorriamo una strada stretta e tortuosa che ci porta fino a questo luogo, ad un'altezza di 1297m, chiamato Il Balcone d'Italia, è una terrazza panoramica affacciata sul Lago di Lugano dove, nelle giornate limpide, è possibile vedere il lago svizzero in tutta la sua totalità e le montagne che formano l'arco alpino.
Noi non siamo stati molto fortunati, la troppa foschia ha annebbiato un pò i colori.
Prima di ridiscendere dal versante svizzero pranziamo al ristorante la Baita, poco distante dalla terrazza, buona cucina e prezzi non proprio convenienti, per noi pizzoccheri e tagliatelle ai funghi porcini.
La strada in direzione Lago di Lugano è un susseguirsi di stretti tornanti ravvicinati, con raggio di sterzo ridotto.
La strada in discesa attraversa una fitta vegetazione alpina ed in alcuni punti si vede parte del lago svizzero.
Prima di raggiungere Mendrisio, veniamo affiancati da un gruppo di biker, uno di questi su una Triumph scrambler, che fanno un sacco di complimenti a Bonnie, e Max, orgoglioso di tutte le sue personalizzazione, se ne prende tutto il merito.
La nostra giornata termina con una sosta al centro storico di Como, una passeggiata tra i vicoletti, una visita al Duomo e una bibita dissetante prima di riprendere la via del ritorno.
Alla prossima, si spera ancora calda, domenica...
Moni e Max ... Noi nel Vento.
La strada sale, il paesaggio cambia e ci ritroviamo circondati da montagne; percorriamo rettilinei interrotti da tornanti, abbastanza buone le condizioni dell'asfalto e, curva dopo curva, proseguiamo in direzione Lanzo d'Intelvi.
Lungo il tragitto veniamo attirati da un cartello che indica il Santuario di San Pancrazio a Ramponio Verna, e, considerato che la fame per ora non si fa ancora sentire, proseguiamo in questa direzione.
Ci addentriamo in una piccola stradina stretta stretta che si interseca con tante altre...continuiamo col rischio di perderci ma del Santuario ancora niente, all'improvviso un piccolo cartello quasi invisibile sulla destra segnala la via....eccolo.
Luogo molto silenzioso posto in una zona isolata dell'abitato. Possibile visitare l'interno solo nel mese di agosto.
Cosa dicevamo prima? Continuiamo col rischio di perderci? Detto fatto...come si torna indietro?? Ecco che ci corre in aiuto la tecnologia che, in men che non si dica, ci riporta sulla strada in direzione Lanzo D'Intelvi per poi seguire le indicazioni per Sighignola.
Dal centro di Lanzo percorriamo una strada stretta e tortuosa che ci porta fino a questo luogo, ad un'altezza di 1297m, chiamato Il Balcone d'Italia, è una terrazza panoramica affacciata sul Lago di Lugano dove, nelle giornate limpide, è possibile vedere il lago svizzero in tutta la sua totalità e le montagne che formano l'arco alpino.
Noi non siamo stati molto fortunati, la troppa foschia ha annebbiato un pò i colori.
Prima di ridiscendere dal versante svizzero pranziamo al ristorante la Baita, poco distante dalla terrazza, buona cucina e prezzi non proprio convenienti, per noi pizzoccheri e tagliatelle ai funghi porcini.
La strada in direzione Lago di Lugano è un susseguirsi di stretti tornanti ravvicinati, con raggio di sterzo ridotto.
La strada in discesa attraversa una fitta vegetazione alpina ed in alcuni punti si vede parte del lago svizzero.
Prima di raggiungere Mendrisio, veniamo affiancati da un gruppo di biker, uno di questi su una Triumph scrambler, che fanno un sacco di complimenti a Bonnie, e Max, orgoglioso di tutte le sue personalizzazione, se ne prende tutto il merito.
La nostra giornata termina con una sosta al centro storico di Como, una passeggiata tra i vicoletti, una visita al Duomo e una bibita dissetante prima di riprendere la via del ritorno.
Alla prossima, si spera ancora calda, domenica...
Moni e Max ... Noi nel Vento.