lunedì 23 settembre 2013

Sighignola...il Balcone d'Italia

22.09.2013
Per  questa ancora  calda domenica  di  settembre abbiamo scelto un itinerario tra le bellezze paesaggistiche della nostra regione.
Sveglia  con  tutta calma, vista anche l'arietta fresca  della mattina, e verso le 10.30 si parte.




Il nostro vero itinerario incomincia da Cernobbio, antico borgo di pescatori sul lago di Como che ha assunto negli anni un aspetto molto elegante.

Per raggiungerlo il più velocemente possibile prendiamo l'autostrada Como - Chiasso, uscita Como Monte Olimpino.

Ci immettiamo sulla via Regina, strada che costeggia la sponda occidentale del lago di Como, percorrendo la quale si possono ammirare i meravigliosi parchi che circondano le lussuose ville sulla sponda e nelle colline appena sopra il lago.

Proseguendo sempre su questa via dalla carreggiata di larghezza limitata - prestare quindi attenzione quando si incrociano i mezzi provenienti dalla direzione opposta - facciamo una piccola sosta a Moltrasio paese che, per la sua posizione, offre la possibilità di ammirare tutta la riva orientale del lago, fino a riuscire ad apprezzare, nelle giornate limpide, anche i più piccoli dettagli delle sontuose ville.







Passiamo Laglio, piccolo paese divenuto famoso per la villa acquistata dall'attore George Clooney; Brienno, borgo che porta ancora i segni di una devastante frana avvenuta nel luglio 2011 - attraversandolo si incontrano ancora le case completamente sventrate; fino a raggiungere Argegno, da dove comincia la parte montuosa dell'itinerario.

Da qui imbocchiamo la via panoramica per la Val D'Intelvi, che, tornante dopo tornante, ci porta sempre più su facendoci ammirare dall'alto tutto il lago che a poco a poco abbandoniamo.

La strada sale, il paesaggio cambia e ci ritroviamo circondati da montagne; percorriamo rettilinei interrotti da tornanti, abbastanza buone le condizioni dell'asfalto e, curva dopo curva, proseguiamo in direzione Lanzo d'Intelvi.

Lungo il tragitto veniamo attirati da un cartello che indica il Santuario di San Pancrazio a Ramponio Verna, e, considerato che la fame per ora non si fa ancora sentire, proseguiamo in questa direzione.
Ci addentriamo in una piccola stradina stretta stretta che si interseca con tante altre...continuiamo col rischio di perderci ma del Santuario ancora niente, all'improvviso un piccolo cartello quasi invisibile sulla destra segnala la via....eccolo.



Luogo molto silenzioso posto in una zona isolata dell'abitato. Possibile visitare l'interno solo nel mese di agosto.

Cosa dicevamo prima? Continuiamo col rischio di perderci? Detto fatto...come si torna indietro?? Ecco che ci corre in aiuto la tecnologia che, in men che non si dica, ci riporta sulla strada in direzione Lanzo D'Intelvi per poi seguire le indicazioni per Sighignola.





Dal centro di Lanzo percorriamo una strada stretta e tortuosa che ci porta fino a questo luogo, ad un'altezza di 1297m, chiamato Il Balcone d'Italia, è una terrazza panoramica affacciata sul Lago di Lugano dove, nelle giornate limpide, è possibile vedere il lago svizzero in tutta la sua totalità e le montagne che formano l'arco alpino.



Noi non siamo stati molto fortunati, la troppa foschia ha annebbiato un pò i colori.







Prima di ridiscendere dal versante svizzero pranziamo al ristorante la Baita, poco distante dalla terrazza, buona cucina e prezzi non proprio convenienti, per noi pizzoccheri e tagliatelle ai funghi porcini.

La strada in direzione Lago di Lugano è un susseguirsi di stretti tornanti ravvicinati, con raggio di sterzo ridotto.
La strada in discesa attraversa una fitta vegetazione alpina ed in alcuni punti si vede parte del lago svizzero.

Prima di raggiungere Mendrisio, veniamo affiancati da un gruppo di biker, uno di questi su una Triumph scrambler, che fanno un sacco di complimenti a Bonnie, e Max, orgoglioso di tutte le sue personalizzazione, se ne prende tutto il merito.

La nostra giornata termina con una sosta al centro storico di Como, una passeggiata tra i vicoletti, una visita al Duomo e una bibita dissetante prima di riprendere la via del ritorno.



Alla prossima, si spera ancora calda, domenica...

Moni e Max ... Noi nel Vento.














giovedì 12 settembre 2013

La Cascata del Toce

01.09.2013
La domenica non è domenica come la intendiamo noi senza un giro in sella a Bonnie...e, quindi, anche per questa prima domenica di settembre, Bonnie sarà con noi.

Sveglia con tutta calma, forse anche troppa, non abbiamo ancora in testa un itinerario preciso. 

Facciamo colazione; in TV passa uno di quei documentari naturalistici sulle fitte foreste e le cascate più spettacolari ... avete detto cascate?
Perché no, un bel giro alla Cascata del Toce in Val Formazza.




Ci prepariamo, ed in men che non si dica siamo pronti a partire, l'orologio segna le 10:30, decisamente in ritardo per compiere un giro di circa 320 km.

Dito sullo starter e via... costeggiamo il Lago Maggiore, passando per la sempre bella Arona, proseguiamo per Meina, Lesa, Stresa, Baveno fino a Feriolo e da qui in direzione Gravellona Toce per poi immetterci sulla ss in direzione Domodossola - confine di stato; dopo qualche km di superstrada prendiamo l'uscita per Crodo.

Si inizia a salire e il paesaggio assume un aspetto decisamente montano, l'arietta comincia a diventare fresca fresca... siamo in Val Formazza.

Ad accompagnarci nella salita, tornante dopo tornante, lo scorrere del fiume Toce, come un caro amico ci guida fin su alla cascata che si mostra a noi in tutta la sua bellezza.




Questo non prima di aver percorso una galleria di 3 km che ci ha catapultati in un gelido inverno...non sappiamo se avete capito, insomma copritevi bene!

La Cascata del Toce è la seconda in Europa per altezza con un salto di 143 m.
In cima alla cascata ci aspetta uno spettacolare punto di osservazione.



Un ponticello in legno proteso proprio sopra il salto d'acqua ci permette di ammirarla dall'alto.
Gli spruzzi d'acqua nebulizzata ci raffreddano ancora di più.




Nel piazzale adiacente al punto di osservazione, oltre a tante moto parcheggiate, ci sono dei ristorantini.

Consigliamo di non fermarsi qui ma di addentrarsi nella valle fino in località Riale, paesino con tipiche casette in legno e tetti in pietra, per poi proseguire fino alla diga.



Una piccola e isolata chiesetta che svetta sul paesino attira la nostra attenzione, è bellissima...è una chiesa eretta in ricordo dei caduti durante la ricostruzione della diga.





Passata abbondantemente l'ora di pranzo, decidiamo di fermarci in un ristorante di questa località proprio ai piedi della chiesetta...abbiamo quasi la sensazione che qui sia già arrivato l'autunno...un bel piatto di polenta e formaggi e un altro di polenta e cervo capitano proprio a proposito.

Con la pancia bella piena ritorniamo in sella a Bonnie e raggiungiamo la diga in fondo alla valle, diga che forma il bacino artificiale di Morasco.

Per godere del panorama oltre la diga lasciamo Bonnie al piazzale sottostante e proseguiamo a piedi.





Questa diga controlla anche il flusso della Cascata che si può ammirare nella sua massima potenza solo in alcune ore della giornata nei mesi estivi.

Il sole comincia a calare e fa freschino, è arrivata l'ora di rientrare alla base.

Almeno questa era l'idea...un imprevisto non da poco ci fa ritardare l'arrivo a casa di parecchie ore.

Dopo qualche tornante ci troviamo davanti  a quello che ogni motociclista non vorrebbe mai veder succedere, un incidente appena accaduto, una moto e due auto coinvolte, cinque feriti, di cui il motociclista molto grave.



Ci fermiamo e prestiamo i primi soccorsi in attesa delle ambulanze. 
Fortunatamente tutto si risolve per il meglio.
Io (Monica) devo ringraziare la mia preparazione come soccorritrice 118 che mi ha permesso di gestire come meglio ho potuto, con il supporto di Max, una tale emergenza.

Ripercorriamo i km del ritorno in silenzio, difficile distogliere la mente da quanto accaduto.

Per chi come noi vive la strada su due ruote, questi episodi lasciano spazio a molti pensieri che, per fortuna, curva dopo curva si dissolvono...questa è la nostra passione.

Arriviamo a casa già a sera inoltrata stanchi e ancora carichi di adrenalina, ma tanto soddisfatti di questa giornata cosi intensa.

Moni e Max...Noi nel Vento




lunedì 2 settembre 2013

Ricordi di una estate . . .

Sono passati poco più di dieci giorni dalla fine del nostro viaggio, 3100 km in sella alla nostra Bonnie tra Marche, Umbria e Toscana; ora è il momento dei ricordi, delle emozioni e delle foto che troverete custodite in un racconto di viaggio... il nostro viaggio tra le bellezze d'Italia.
Continuate a seguirci...