mercoledì 26 marzo 2014

Vacanze 2013 - Parte 7: la Cascata delle Marmore ed Assisi

15 agosto 2013 

* Se ancora non hai letto la parte iniziale del Viaggio clicca sul link : Report ed itinerari

Niente di meglio di un ferragosto frizzante, spumeggiante e anche un bel po' rinfrescante alla Cascata delle Marmore, nel parco fluviale del fiume Nera, la più alta d'Europa con i suoi 165 m divisi in tre salti.



La Cascata è opera dell'ingegno umano, la sua origine risale al III sec. a.c. quando vennero fatte defluire le acque del fiume Velino nel sottostante fiume Nera.

Secondo, invece, una leggenda, è una storia d'amore quella che racconta l'origine della cascata... il pastorello Velino si innamorò della bella ninfa Nera che si bagnava nelle acque sottostanti, rifiutato da lei si gettò dall'alto della rupe per unirsi alla sua amata eternamente.

E perchè no... è bello credere a queste leggende e farsi avvolgere dalla magicità che creano... 

Ormai anche noi parte di questo mondo incantato di ninfe e folletti, dopo circa 20 minuti di cammino lungo un sentiero, raggiungiamo il Balcone degli Innamorati, un terrazzino posto in fondo ad un tunnel, proprio di fronte al primo salto della cascata, qui ci si sente proprio "dentro" all'imponente getto d'acqua, completamente avvolti dalle acque del Velino in caduta libera... si consiglia di indossare un impermeabile :-) esperienza veramente eccitante.



Proseguendo sullo stesso sentiero arriviamo al Belvedere superiore e lì attendiamo l'apertura pomeridiana della cascata annunciata da una sirena.



Molto più divertente è stato per noi percorrere l'itinerario chiamato L'Anello della Ninfa che, attraverso scalette e ponticelli, ci ha portati fino al cuore della Cascata al punto di sentirsi addosso i suoi spruzzi.




16 agosto 2013  

Dopo la spensieratezza dei giochi d'acqua di ieri, oggi mattinata all'insegna della spiritualità e della meditazione, visita al borgo di Assisi.

In sella a Bonnie percorriamo i vicoli in salita e in discesa, ammirando l'infinità di chiese e abitazioni tutte interamente costruite con la caratteristica pietra rosa del Monte Subasio che dona al borgo un fascino senza tempo.



Luogo di forte coinvolgimento spirituale è la Basilica di San Francesco, costruita nel 1227, l'anno dopo la morte del santo.




Inizialmente prese forma la Basilica Inferiore, più piccola austera e buia, dedicata alle funzioni sepolcrali e di pellegrinaggio; nelle vele della volta ci si perde nella ricchissima decorazione pittorica, affreschi attribuiti a Giotto.



Proprio qui, seduti su di una panca, ci siamo fermati ad ammirare questi capolavori e anche un po' a riflettere sulla vita del santo e sul significato di questa maestosa costruzione.



Dalla Basilica inferiore si può accedere al sepolcro di San Francesco, nella cripta, e anche direttamente alla Basilica Superiore, sovrapposta a quella inferiore, molto più slanciata e luminosa dove viene svolta la normale amministrazione del culto; anch'essa è interamente affrescata.





Sempre nella stessa giornata, nel tardo pomeriggio, ci spostiamo nel grazioso borgo di Collepino, che sorge isolato nel parco del Monte Subasio, nei pressi della sorgente del fiume Chiona.


E' un borgo di origine altomedievale che conserva gran parte della struttura originaria. 

La strada a curve per raggiungerlo, purtroppo, è in pessime condizioni, attenzione alle buche.





Il viaggio continua...

Moni e Max... Noi nel Vento

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Vacanze 2013 - parte 8: Gubbio e i monti Sibillini


lunedì 3 marzo 2014

Revisione e primo giro di collaudo superati

Oggi il primi giretto in sella alla nostra BMW R45, a parte i primi km con andatura da  neopatentato la vecchietta si è dimostrata subito molto divertente.
Ora ci attende il test più duro ... Il test Biondina :-)


domenica 2 marzo 2014

Vacanze 2013 - parte 6: Orvieto e i Piani di Castelluccio

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13 agosto 2013

La meta di oggi è Orvieto, borgo famoso per la sua posizione, sorge infatti su di una rupe di tufo.

Raggiungiamo  Orvieto dopo circa 100 km.




La nostra idea iniziale era quella di percorrere delle strade secondarie su e giù per le colline ma alla fine, causa le alte temperature già di prima mattina, decidiamo per la strada più veloce anche se meno panoramica.

Arrivati ad Orvieto, Bonnie si intrufola per le viette del borgo senza problemi e ci lascia proprio a pochi passi dal Duomo che, percorsi pochi metri, si fa notare in tutta la sua bellezza.



Questo uno dei lati positivi di viaggiare in moto, in sella alla propria due ruote si riesce ad arrivare fino al cuore dei borghi.



La facciata del Duomo è ricca di bassorilievi e mosaici di circa 20 differenti artisti, merita una visita anche all'interno (€ 3,00 per l'ingresso), quasi interamente affrescato; da non perdere le meravigliose decorazioni pittoriche della Cappella di S. Brizio, avviate dal Beato Angelico nel 1447 e terminate dal Signorelli nel 1504.



La fame comincia a farsi sentire, troviamo un ristorantino tipico, L'Oste del Re, proprio sotto la Torre del Moro.



Due bei piatti di pappardelle al cinghiale e tagliatelle al tartufo sembrano aspettare proprio noi :-).

Nel rientro costeggiamo una sponda del Lago di Corbara e poi via diretti verso casa.

Niente di meglio per terminare la giornata di una romantica cenetta in agriturismo aspettando il tramonto.




14 agosto 2013 

Giornata all'insegna del buon cibo e di paesaggi indescrivibili e anche di un pochino di aria fresca. 

Sveglia alle prime ore del mattino... che freddino :-) ci copriamo bene e subito pronti per partire alla volta dei Monti Sibillini.




I km scorrono via senza neanche accorgersi, curva dopo curva il paesaggio cambia.



Prima sosta a Preci, per una visita veloce all'Abbazia di S. Eutizio.





Lasciamo l'abbazia e raggiungiamo Norcia.

Parcheggiamo Bonnie in una vietta proprio a fianco alla piazza principale e ci addentriamo nei vicoli attirati dagli irresistibili profumi di salumi provenienti dalle numerose norcinerie, è d'obbligo un assaggio.






Di nuovo in sella per la destinazione più attesa della giornata, i Piani di Castelluccio, tre depressioni poste a circa 1300 m di quota, cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.



Solo 30 km su di una strada a tornanti in salita ci separano da questo luogo cosi particolare... arrivati in vetta rimaniamo affascinati dallo spettacolo unico che ci si presenta... lo sguardo si perde alla vista di queste immense distese di prati... impossibile immortalare le emozioni che si percepiscono.





Rigenerati e sazi di tutta l'energia che un luogo cosi suggestivo trasmette, pensiamo sia arrivato anche il momento di saziare la fame.



Tagliere di salumi tipici e bruschette per iniziare,  polenta con cinghiale e lenticchie con salsiccia per terminare...alla prossima Castelluccio.







Il viaggio continua...

Moni e Max... Noi nel Vento

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Vacanze 2013 - parte 7: la cascata delle Marmore ed Assisi