15 agosto 2013
* Se ancora non hai letto la parte iniziale del Viaggio clicca sul link : Report ed itinerari
Niente di meglio di un ferragosto frizzante, spumeggiante e anche un bel po' rinfrescante alla Cascata delle Marmore, nel parco fluviale del fiume Nera, la più alta d'Europa con i suoi 165 m divisi in tre salti.
* Se ancora non hai letto la parte iniziale del Viaggio clicca sul link : Report ed itinerari
Niente di meglio di un ferragosto frizzante, spumeggiante e anche un bel po' rinfrescante alla Cascata delle Marmore, nel parco fluviale del fiume Nera, la più alta d'Europa con i suoi 165 m divisi in tre salti.
La Cascata è opera dell'ingegno umano, la sua origine risale al III sec. a.c. quando vennero fatte defluire le acque del fiume Velino nel sottostante fiume Nera.
Secondo, invece, una leggenda, è una storia d'amore quella che racconta l'origine della cascata... il pastorello Velino si innamorò della bella ninfa Nera che si bagnava nelle acque sottostanti, rifiutato da lei si gettò dall'alto della rupe per unirsi alla sua amata eternamente.
E perchè no... è bello credere a queste leggende e farsi avvolgere dalla magicità che creano...
Ormai anche noi parte di questo mondo incantato di ninfe e folletti, dopo circa 20 minuti di cammino lungo un sentiero, raggiungiamo il Balcone degli Innamorati, un terrazzino posto in fondo ad un tunnel, proprio di fronte al primo salto della cascata, qui ci si sente proprio "dentro" all'imponente getto d'acqua, completamente avvolti dalle acque del Velino in caduta libera... si consiglia di indossare un impermeabile :-) esperienza veramente eccitante.
Proseguendo sullo stesso sentiero arriviamo al Belvedere superiore e lì attendiamo l'apertura pomeridiana della cascata annunciata da una sirena.
Molto più divertente è stato per noi percorrere l'itinerario chiamato L'Anello della Ninfa che, attraverso scalette e ponticelli, ci ha portati fino al cuore della Cascata al punto di sentirsi addosso i suoi spruzzi.
In sella a Bonnie percorriamo i vicoli in salita e in discesa, ammirando l'infinità di chiese e abitazioni tutte interamente costruite con la caratteristica pietra rosa del Monte Subasio che dona al borgo un fascino senza tempo.
Prosegui il viaggio clicca sul link qui sotto:
Vacanze 2013 - parte 8: Gubbio e i monti Sibillini
16 agosto 2013
Dopo la spensieratezza dei giochi d'acqua di ieri, oggi mattinata all'insegna della spiritualità e della meditazione, visita al borgo di Assisi.
In sella a Bonnie percorriamo i vicoli in salita e in discesa, ammirando l'infinità di chiese e abitazioni tutte interamente costruite con la caratteristica pietra rosa del Monte Subasio che dona al borgo un fascino senza tempo.
Luogo di forte coinvolgimento spirituale è la Basilica di San Francesco, costruita nel 1227, l'anno dopo la morte del santo.
Inizialmente prese forma la Basilica Inferiore, più piccola austera e buia, dedicata alle funzioni sepolcrali e di pellegrinaggio; nelle vele della volta ci si perde nella ricchissima decorazione pittorica, affreschi attribuiti a Giotto.
Proprio qui, seduti su di una panca, ci siamo fermati ad ammirare questi capolavori e anche un po' a riflettere sulla vita del santo e sul significato di questa maestosa costruzione.
Dalla Basilica inferiore si può accedere al sepolcro di San Francesco, nella cripta, e anche direttamente alla Basilica Superiore, sovrapposta a quella inferiore, molto più slanciata e luminosa dove viene svolta la normale amministrazione del culto; anch'essa è interamente affrescata.
Sempre nella stessa giornata, nel tardo pomeriggio, ci spostiamo nel grazioso borgo di Collepino, che sorge isolato nel parco del Monte Subasio, nei pressi della sorgente del fiume Chiona.
E' un borgo di origine altomedievale che conserva gran parte della struttura originaria.
La strada a curve per raggiungerlo, purtroppo, è in pessime condizioni, attenzione alle buche.
E' un borgo di origine altomedievale che conserva gran parte della struttura originaria.
La strada a curve per raggiungerlo, purtroppo, è in pessime condizioni, attenzione alle buche.
Il viaggio continua...
Moni e Max... Noi nel Vento
Vacanze 2013 - parte 8: Gubbio e i monti Sibillini